Dying Light: Gioco sugli zombie in stile Dead Island

31 Gennaio 2015 Tech Universe

Dying Light è un nuovo gioco sugli zombie open-world stile Dead Island ma migliora negli aspetti di gioco aggiungendo caratteristiche promettenti. E’ un gioco di sopravvivenza contro gli zombie con uno scenario post-apocalittico. Il gioco si svolge ad Harran, una città in Turchia che è stata messa in quarantena a causa di un virus che ha trasformato gran parte della popolazione in mostri affamati di carne umana, per l’appunto i non-morti.

Sei un agente sotto copertura chiamato Kyle Crane che è stato abbandonato nella regione per perseguire un obiettivo segreto. Alcuni punti chiave della trama inizieranno ad emergere fin da subito durante il gioco.

Indice

Dying Light recensione PC

C’è un gruppo relativamente disordinato di sopravvissuti e combattenti della resistenza che si incontrano all’inizio del gioco. Li aiuterai a completare delle missioni in questo apocalisse: raccolta di forniture, trovare medicine, fortificare le difese intorno alla città. I conflitti narrativi operano a livello impersonale in una lotta politica con cospirazioni, teorie sul virus, spie, e armi segrete. Dying Light è molto simile a Dead Island da sembrare un sequel ma la differenza principale è che in Dying Light usi un singolo personaggio, piuttosto che scegliere tra vari PNG.

In Dead Island i momenti di tensione erano sopratutto combattimento il corpo a corpo. Abbiamo una barra di resistenza limita il numero di volte con cui si può colpire uno zombie in breve successione. Se incontrerete un gruppo di zombie dopo aver messo piede al di fuori di una zona sicura, cercare di eliminare tutto un gruppo di zombie in una volta, potrebbe non essere una buona idea.

Una delle principali novità che Dying Light offre per distinguersi da Dead Island è il tipo di movimento che ha a sua disposizione. Si può eseguire una serie di acrobazie, saltare tra i tetti, arrampicarsi sugli edifici, o semplicemente correre con grazia atletica.

Come in Dead Island, Dying Light dispone di un sistema di livelli e di una miriade di abilità che si possono imparare dopo un certo numero di uccisioni o in altri metodi per guadagnare esperienza. Si può arrampicarsi su pareti o salire sulla cappotta delle vetture per evitare colpi mortali dagli zombie.

Dying Light durante il giorno e la notte

Il gioco ha un ciclo giorno e notte, durante il giorno, le cose sono più tradizionali e simili a Dead Island come zombie di varie forme e dimensioni che si aggirano nelle città e attaccano se si arriva troppo vicino a loro. Una volta che cala la notte, le cose prendono una svolta differente; un nuovo gruppo di super-zombie si presenta a pattugliare le strade. Questi zombie che si trovano di notte sono piuttosto forti ma comunque non mancheranno i zombie “normali” che pattugliano le strade in cerca di vittime.

La notte, ha sicuramente un livello di difficoltà e di cattività più alto che di giorno. Abbiamo a disposizione una mini-mappa che ci può indicare i super-zombie che ci sarà molto utile per pianificare delle strategie di attacco o per poterli evitare.

Se attacchiamo uno zombie per la strada, tutti gli altri zombie nelle vicinanze vanno in allarme precipitandosi verso di noi, in questo caso, le possibilità sono solitamente due; difenderci alla “più non posso” o semplicemente cercando di fuggire arrampicandoci nella casa più vicina a noi che possiamo trovare.

Possiamo utilizzare una torcia elettrica con luce UV che danneggia i nemici notturni, ma può essere un modo per far arrivare altri zombie.

https://www.youtube.com/watch?v=17b6HelGMio

Techland sostiene che Dying Light offre più di 50 ore di gioco. Si inizia con un repertorio limitato di abilità e armi a nostra disposizione, combattere o fuggire da una marea di zombie è la quotidianità di questo gioco. Il problema di Dead Island e Dead Island Riptide era quello che veniva dopo aver acquisito abilità e armi a sufficienza; gli zombie diventavano meno di una sfida, praticamente una passeggiata e quindi il gioco diventava un po’ troppo semplice. Dal momento che non erano in grado di offrire nuove sfide, a sua volta, la “lotta o fuga” era la solita dinamica in ogni gioco costituito da ore e ore di ripetitivo uccidi-zombie.

Dying Light cerca di non incappare in questo problema cercando di offrire una dinamica di gioco differente e di offrire sempre nuove sfide sopratutto durante le missioni. Dying Light non si limita soltanto alla solita e ripetitiva condizione di dover sopravvivere uccidendo zombie e basta, ha una trama di gioco e delle interazioni con i personaggi della storia che aiuteremo e ci aiuteranno a loro volta nell’affrontare gli zombie, altre minacce e nell’adempiere le missioni.

Come in Dead Island, non mancheremo di guidare dei veicoli per spostarci più velocemente nelle strade ovviamente “buttando sotto” qualche zombie che ci ritroviamo davanti senza frenare, anzi, accelerando.

Grafica:
Graficamente, Dying Light è ben realizzato, non mancano i dettagli, non mancano nemmeno gli ottimi effetti grafici diurni e notturni e in tutti gli effetti durante il combattimento.

Sonoro:
Anche il sonoro è ben realizzato e riesce a mantenere l’ambientazione di paura più che adeguata, ottimi gli effetti sonori.

Giocabilità:
Classica giocabilità in cui siamo abituati giocando a titoli come Dead Island, quindi, piuttosto buona.

Longevità:
50 ore di gioco sono veramente tante, una volta finito però, difficilmente ricominceremo. Sicuramente preferiremo aspettare “Dying Light 2”.

Carisma:
Dying Light, in confronto a Dead Island, ha un carisma veramente più alto, offrendo molte cose in più e una dinamica di gioco migliore.