Il Dottor Sheldon Cooper con la sua console (se nel frattempo avrà deciso quale acquistare) ne sarà felice, ma come tutti, scienziati e non, dovrà attendere prima di poterla utilizzare. I primi prototipi saranno pronti solo nel 2018.
La rivista online di hardware Anandtech ha, infatti, rivelato che nel 2018 saranno disponibili sul mercato i primi prototipi di hard disk con capacità di memorizzazione fino a diecimila volte più veloci rispetto a quelli da 4T; tutto questo grazie alla nuova tecnologia Heat Assisted Magnetic Recording (HAMR), che sarà introdotta nel 2017 nei dischi rigidi e dovrebbe permettere un incremento medio della densità areale del 30% su base annua, contro l’ormai obsoleto 15%. Si assisterà all’utilizzo di impulsi laser dalla durata brevissima (miliardesimi di milionesimo di secondo) che aumentando l’energia di scambio senza manipolare la proprietà magnetica del materiale, ridurrà la sua coercitività durante la scrittura dei dati cambiando il valore dei bit. Saranno necessari però nuovi supporti affinché la recente tecnologia proceda.
Seagate Technology
La Seagate Technology – secondo produttore di dischi rigidi al mondo – ha affermato che le sue testine di lettura HAMR riscaldano il disco a circa 405 °C usando un laser con una lunghezza d’onda di 810 nanometri e una potenza di 20 mW in grado di giungere ad una densità di 4 o 5 terabyte per pollice quadrato. Si ridurrà inoltre la deperibilità del materiale soggetto al campo magnetico esterno.
Il suo CEO (Chief Executive Officer), Jan-Ulrich Thiele si aspetta che grazie a quest’ultima innovazione gli hard disk raggiungano enormi volumi di 100TB nel 2025. Alcuni prototipi di hard disk HAMR saranno consegnati a clienti selezionati solo nel tardo 2016 o all’inizio 2017.
Ora, gli hard disk in commercio sono basati su tecnologie chiamate Perpendicular Magnetic Recording (PMR), il cui campo magnetico attraversa lo strato perpendicolarmente rispetto alla superficie del piatto così da registrare le informazioni in modo più ravvicinato e Shingled Magnetic Recording (SMR) che sovrappone le tracce, le “tegole”, aumentandone il numero e di conseguenza la densità. Oltre a queste, l’HGST, sussidiaria di Western Digital, aveva pensato a dischi rigidi sigillati e riempiti con elio. Non ha avuto molto successo nel 2015 (come nel 2014).
Se per il prodotto finito si dovranno attendere altri due anni, anche i produttori dei singoli componenti dell’hard disk sembrano richiedere più tempo del previsto.
Showa Denko
La Showa Denko (SDK) ha dichiarato che sarà pronta con piatti per hard disk HAMR nel 2018 e allo stesso modo l’azienda nipponica TDK si è già messa a disposizione nel provvedere materiali in cobalto-platino e nuove testine da lettura adatte per questa tecnologia innovativa.
Si svilupperanno dunque nuovi modelli di computer notebook e di desktop per fissi con memoria illimitata (che per l’utente medio forse non sarà ancora sufficiente), ma ci sarà ancora il tempo per le altre aziende di tecnologia hard disk di recuperare la disparità e di rendere i loro prodotti attuali e innovativi. La prima produzione è prevista per il 2020 e non è detto che le idee si siano già esaurite.
Le esigenze del cliente sono ampliate negli anni e l’aumento della capacità di registrazione dei dati ha seguito questa scia sviluppando la tecnologia con pulsioni laser HAMR. Il processo di innovazione non è ancora concluso.
SDK
Nell’attesa la SDK introdurrà il prossimo anno piatti basati sulla sua nona generazione di tecnologia PMR con una densità che dovrebbe toccare gli oltre 1,5 Tb/in². Questo permetterà di avere piatti da 2,5 pollici con capacità di 1,2 – 1,5 TB, ma entro il 2020 ci si dovrebbe avvicinare ai 2 TB per piatto da 2,5 pollici.
Ci si dovrà accontentare per il momento dei classici 4T.
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